I tumori della colecisti possoNO essere classificati
Tumori epiteliali benigni o polipi adenomatosi. Come tutti gli adenomi essi rappresentano lesioni precancerose per la presenza di displasia, possono essere di tipo tubulare o papillare. Si presentano in genere come unico piccolo polipo.
Tumori mesenchimali: fibromi , lipoma, emangioma non evidenziano malignità
Lesioni pseudotumorali : (polipi di colesterolo, polipi infiammatori, adenomiomi) appaiono spesso come lesioni polipoidi multiple talora in associazione con processi infiammatori. L’adenomiomatosi può avere evoluzione maligna. L’adenomioma è un amartoma caratterizzato dalla presenza di ghiandole mucose all’interno della tonaca muscolare.
L’evidenza della sequenza polipo adenomatoso-carcinoma pone il problema della colecistectomia.
Un polipo riscontrato ecograficamente delle dimensioni superiori a un centimetro dovrebbe essere asportato con colecistectomia . Sopra a un centimetro il polipo potrebbe essere già degenerato.
Un polipo che aumenta di dimensioni a un controllo ecografico dopo 3 mesi dovrebbe essere asportato. La colecistectomia quindi è indicata se il diametro è maggiore di 10-12 mm, se aumenta di dimensioni nel tempo, se la parete sottostante è ispessita, se l'età è maggiore di 50 anni , se concomita la litiasi.
I tumori della colecisti sono da ricondurre nel gruppo dei tumori delle vie biliari che comprendono: il colangiocarcinomaintraepatico periferico , il colangiocarcinoma dei dotti epatici destro e sinistro e il colangiocarcinoma della confluenza dei dotti epatici. Il colangiocarcinoma extraepatico vengono distinti in colangiocarcinoma del dotto epatico comune, il colangicarcinoma della colecisti, il colangiocarcinoma del dotto cistico e il colangiocarcinoma della via biliare comune o del coledoco.
Il carcinoma della colecisti è un tumore a bassa prevalenza 0,4 -1 % colpisce più frequentemente le donne con un rapporto di 5 donne un uomo e l'età maggiormente colpita è intorno a 70 anni. La diagnosi generalmente è tardiva e quindi la prognosi è severa e la sopravvivenza a 5 anni è del 16%-27%.
I fattori di rischio sono la colecisti a porcellana, le malformazioni delle vie biliari, la colangite sclerosante primitiva, ed individui geneticamente predisposti associato con mutazioni genetiche K-ras e p-53
L'ecografia documenta in circa l'80% una massa vegetante o un ispessimento parietale maggiore di 12 mm con aspetto dell'ispessimento asimmetrico ed irregolare, la presenza del calcolo si ricontra nel 70% dei casi .
I segni tardivi ecograficamente documentabili sono l'ascite, l'infiltrazione peritoneale, vascolare e linfatica
L'ecografia con il mezzo di contrasto migliora la diagnosi di carcinoma della colecisti per la migliore evidenziazione dei vasi intratumorali. e permette una stadiazione della neoplasi più precisa